Studio Legale Bonomo e Associati

Elusione fiscale e raddoppio dei termini per l’accertamento

Da ieri 2 settembre 2015 è in vigore il decreto legislativo sulla certezza del diritto e  attuativo della legge delega fiscale dello scorso anno, contenente la disciplina dell’abuso del diritto e dell’elusione fiscale, con le nuove norme sul raddoppio dei termini per l’accertamento.

 

Le nuove regole prevedono, in primo luogo, che il raddoppio non opera se la denuncia all’Autorità giudiziaria, in ordine ad una condotta tributaria penalmente rilevante, sia presentata o trasmessa oltre la scadenza ordinaria dei termini di accertamento [1].

 

Quindi, se per il periodo d’imposta 2010 in presenza di dichiarazione regolarmente presentata dal contribuente il Fisco non presenta o trasmette all’Autorità giudiziaria la notitia criminis entro il prossimo 31 dicembre 2015, il “raddoppio” dei termini non può essere disposto, con conseguente illegittimità di qualsiasi attività di accertamento che dovesse essere disposta oltre detto termine.

evasore fiscale

 

La norma appena approvata, però, fa salva l’attività di controllo svolta sino alla sua data di entrata in vigore, disponendo quindi che restano salvi gli effetti di:

- avvisi di accertamento;

- provvedimenti che irrogano sanzioni amministrative tributarie e degli altri atti impugnabili con i quali l’Agenzia delle entrate fa valere una pretesa impositiva o sanzionatoria,

purché, alla data del 2 settembre, siano già stati notificati.

 

Restano parimenti salvi gli effetti di:

- inviti a comparire;

- processi verbali di constatazione,

sempre notificati entro oggi ma con la condizione aggiunta che i relativi atti impositivi o sanzionatori siano notificati entro il prossimo 31 dicembre 2015.

 

Ove non si ricada nella fattispecie descritte, lo spartiacque del 2 settembre 2015 determina la definitiva decadenza per i periodi d’imposta anteriori al 2010.

 

Avv. Giovanni FF Bonomo                                                         3 sett. 2015

 

 

 

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[1]D. Lgs. 5 agosto 2015, n. 128 “Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, in attuazione degli articoli 5, 6 e 8, comma 2, della legge 11 marzo 2014, n. 23 ‘Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita’.”